Arrivederci Suor Grazia!

Arrivederci Suor Grazia Forleo!

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E’ con grande dolore che abbiamo appreso della morte di Sr Grazia, suora della Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea, una colonna degli inizi della UISG: ha ricoperto il ruolo di economa generale per 31 anni, dal 1966 al 1997.

Suor Grazia (Antonia Augusta) FORLEO è nata a Monopoli (BA) il 30 marzo 1925 deceduta a Roma, nella comunità di Via Val Cannuta Il 10 giugno 2021

Così scrivono di lei la sua comunità: “Celebrare il passaggio al Cielo di una nostra consorella è sempre motivo di rendimento di grazie al Padre per quanto il suo amore misericordioso opera nel cuore delle sue creature.

La vigilia della solennità del Cuore Sacratissimo di Gesù, per la nostra sorella Sr. Grazia si sono spalancate le porte del Paradiso, purificata dalla malattia e dalla sofferenza e sostenuta dalla grazia dei Sacramenti.

Sr Grazia è nata a Monopoli, nella provincia di Bari, il 30 marzo 1925 e all’età di 37 anni ha emesso i Voti religiosi nella Famiglia delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea. Non è stato facile per lei, nei primi anni di formazione, condividere la vita con religiose alquanto più giovani di lei.

Il suo carattere dinamico e pratico, che le aveva permesso di ricoprire incarichi di responsabilità civile nel suo paese, le rendeva faticoso adeguarsi a certi stili di vita… tuttavia la sua decisa volontà di servire il Signore l’ha portata a maturare una intensa attività apostolica.

L’incarico di responsabilità nell’UISG, in qualità di Economa Generale dell’Organismo, durato parecchi anni (gen. 1966 – mag. 1997 ), le ha permesso di viaggiare nel mondo e di venire a conoscenza di situazioni di estrema povertà. La sua sensibilità d’animo le ha fatto escogitare mille opportunità per aiutare i paesi poveri, soprattutto dell’Africa.

Ma la sua umanità e sensibilità la rendeva attenta e vicina ad ogni sorella della comunità, in particolare a quelle più fragili.

Il suo amore per la montagna e per le bellezze della natura la portavano a circondarsi, nel suo ambiente di lavoro, di splendide foto paesaggistiche.

Ora la sua sete di bellezza è appagata dalla contemplazione della Bellezza per eccellenza, il volto di Dio, Trinità d’amore.”

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